Gianduiotto

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Il gianduiotto, o giandujotto (giandojòt in piemontese, IPA [ʤandʊ’jɔt]), è un cioccolatino a forma di prisma a base rettangolare composto con cioccolata denominata gianduia che si produce a Torino. Solitamente è avvolto in carta dorata o argentata.

Viene ottenuto impastando il cacao amaro e lo zucchero con la famosa nocciola Tonda Gentile del Piemonte, rinomata per la sua qualità. È incluso tra i prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi (cod. 292) e, con la denominazione di Giandujotto di Torino, è candidato al riconoscimento dell’indicazione geografica protetta.

l gianduiotto fu prodotto per la prima volta dalla nota azienda dolciaria torinese Caffarel nello storico stabilimento di Borgo San Donato e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja, da cui prende il nome, che distribuiva per le strade della città la nuova bontà.

Le sue origini, secondo tale versione, si riconducono a motivazioni storico-politiche ben precise: con il blocco napoleonico (Blocco continentale), le quantità di cacao che giungevano in Europa erano ridotte e con prezzi esorbitanti ma ormai la richiesta di cioccolato continuava ad aumentare. Michele Prochet decise allora di sostituire in parte il cacao con un prodotto molto presente nel territorio: la nocciola tonda gentile, una nocciola con gusto deciso e delicato. L’impasto è dunque composto da nocciole tostate e macinate (con la raffinatrice la nocciola diventa una crema perché contiene olio), cacao amaro, burro di cacao e zucchero.

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