Vermut

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Il vermut, o vermutte, oppure vermouth in grafia francese e vèrmot in quella piemontese, è un vino aromatizzato creato nel 1786 a Torino. È riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano ed è un ingrediente primario di numerosi cocktail. Dal 2017 il Vermut di Torino (o Vermouth di Torino) è un’indicazione geografica registrata.

Il vermut fu industrializzato (e non propriamente “inventato”) nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano a Torino, che scelse questo nome riadattando il termine Wermut, col quale in tedesco viene chiamata l’artemisia maggiore.

Il Vermouth come lo conosciamo noi è opera di Carpano ma in realtà l’erborista piemontese si è rifatto ad una tradizione di lunghissima data. Si dice infatti che già Ippocrate amasse bere vino aromatizzato (l’ippocrasso) con erbe, spezie e miele e che fosse diffuso un vino simile anche in Grecia e nell’antica Roma. In Germania inoltre intorno al 1600 si preparava un vino lasciato in infusione con erbe e assenzio, in tedesco chiamato appunto Wermouth, anche se non era commercializzato ma solo consumato in situazioni non ufficiali. In tempi più recenti invece il primo italiano che tratta in un testo (Oenologia toscana del 1773) di questo vino è Villifranchi, per cui si potrebbe pensare che la patria del Vermouth sia la Toscana. È a Torino che Antonio Benedetto Carpano industrializza ufficialmente questo vino liquoroso aromatizzato ed è tra il Piemonte e la Francia che si è diffuso maggiormente.

La sua gradazione e composizione è regolamentata dalla legge italiana che definisce vermut un prodotto di gradazione alcolica non inferiore al 16% e non superiore al 22% in volume e deve contenere artemisie, che costituiscono l’elemento caratterizzante. Deve essere composto da almeno il 75% di vino bianco o rosso dolcificato ed aromatizzato. Anche la percentuale di zucchero è regolamentata, ma varia, come la gradazione alcolica, a seconda del tipo di vermut.

Il vermut, bianco e rosso, deve esprimere una gradazione alcolica non inferiore ai 15,5% vol e un tenore zuccherino minimo del 14%; il vermut secco (dry), invece, deve avere una gradazione alcolica minima di 18% vol e il 7% massimo di zuccheri. Il vermut viene ottenuto da vini bianchi zuccherini dal sapore neutro e delicato (bianco secco), da alcol a 95–96°, da zucchero (saccarosio) e da piante aromatiche, delle quali la più importante è l’assenzio maggiore (Artemisia absinthium L.) una pianta della famiglia delle Asteraceae.

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